A whiter shade opal 
sabato, 19 settembre 2009, 14:29
Avete presente le baracchine un po' diroccate che vendono gelati e bevande sulle spiagge poco frequentate? Ecco, cosi' si presenta l'edificio principale dell'aeroporto di Coober Pedy. Anche la distribuzione dei bagagli avviene in modalita' “no alpitur”: il carrello portabagagli proveniente dall'aereo (parcheggiato a pochi metri dall'uscita), arriva nell'area riservata ai passeggeri e ognuno prende il suo fardello direttamente dal carro.

Sono entrato nel Desert Cave Hotel, un complesso dove, oltre al bar e al ristorante, ci sono anche negozi di souvenir e testimonianze dell'estrazione e della lavorazione dell'opale. Si entra da un lato qualsiasi e, attraverso i cunicoli sotterranei, si sbuca all'esterno in un altro punto. Mi sono sentito molto una talpa. Pero' devo entrare ancora nel buco piu' importante...

Mi sono accorto che nelle banconote da 50 dollari c'e' una finestrella trasparente con delle stelle bianche stilizzate. Mi piace perche' e' desueta.

Ho visto degli aborigeni: a C. P. ci sono delle persone di corporatura piuttosto ridotta rispetto a noi, col naso molto camuso, occhi grandi e la carnagione scura come la pece. A scanso di equivoci non li ho fotografati, non vorrei che la prendessero a male, dato che so che quando si parla agli aborigeni non si deve guardarli negli occhi, perche' sarebbe una violazione della loro intimita'.
Gli aborigeni puzzano. Pero' non puzzano come noi, puzzano di selvatico, tipo capra.

Ci sono delle moschettine insistenti, incuranti dei gesti che vogliono scacciarle via. Fastidiose come poche e cocciute.

Al Radeka Backpacker Hostel, un ostello sottoterra, c'e' una lavanderia che costa piuttosto cara, 3 dollari per la lavatrice e altri 3 per la asciugatrice. Piu' un dollaro del detersivo, se uno non ce l'ha. Per fortuna pero' ci sono i fili su cui stendere, sia all'aperto che al chiuso, dentro la lavanderia. Il clima e' secco, per cui la roba si asciuga piuttosto in fretta. Oggi non e' nuvoloso, pero' ci sono molte nuvole di passaggio, ma quando viene fuori il sole, si fa sentire, sebbene l'aria sia abbastanza fresca per cui un k-way ci sta anche bene. In effetti pensavo di trovare un clima piu' caldo e invece e' piuttosto freschino. Il sole, quando non e' coperto, e' piuttosto splendente. Io purtroppo mi sono dimenticato gli occhiali da sole a casa; per fortuna ad Adelaide ho comperato un cappello australiano estivo, con le tese larghe, che mi ripara gli occhi dal sole.
Nella lavanderia per fortuna c'e' anche un ferro da stiro. Non so perche' “per fortuna”: non l'ho neanche utilizzato.

L'altro ieri sono andato a mangiare presso un club della comunita' greca: a 12 dollari ho mangiato barbecue di maiale e agnello finche' potevo e un rimasuglio di insalata greca (sono arrivato un po' tardi rispetto all'orario di inizio che era alle 19).
Piu' due birre da 4 dollari l'una.

Nonostante oggi sia stata una giornata di nuvole, e' una serata piuttosto limpida e si vedono le stelle. C.P. e' una realta' molto piccola, per cui non c'e' molto inquinamento luminoso e si puo' scorgere la Via Lattea. E' la prima volta che vedo l'altro firmamento, l'altra parte del cielo, quello australe.... un po' di emozione ce l'ho, davanti al fascino della natura.

Nonostante fosse un circolo greco, ci possono andare tutti: infatti c'ero io, altri italiani, poi 3 persone di ceppo asiatico.... nessuno mi ha guardato come “il tipo nuovo”, anzi sembrava che fosse normale accogliere lo straniero, come se fossi uno di loro. Ah, il liberalismo.... altro che il continuo fomentare odio e aizzare gli uni contro gli altri del socialismo.

A coober pedy le comnicazioni sono da paese socialista... quasi come in Italia, solo un po' meglio.
Gli access point wifi ci sono, pero' sono tutti a pagamento e anche cari. Non sono riuscito a connettermi con la mia banca. Inoltre ho avuto ptoblemi a telefonare, diceva che non era possibile connettersi alla rete del numero cercato.
Trovare un posto in cui si vendono le carte internazionali e' un problema. Insomma, a Coober Pedy ci deve venire chi non deve necessariamente comunicare col resto del mondo, ci si deve stare un giorno, non di piu'. Carina, curiosita' da vedere, ma oltre un giorno sono soldi e tempo perso.

Il tempo e' sempre ventoso, a volte e' molto polveroso a causa del vento, il che rende difficile la vista.

Ieri sera ho mangiato al club dei minatori italiani. A dispetto del nome non parlano italiano, mentre ieri al club greco parlavano greco.

Non e' stato granche', da evitare.

Se avete bisogno di qualcosa, qui non c'e'. Se volete fermarvi un po' di tempo, portatevi il kit di sopravvivenza e informate parenti e amici che non vi cerchino.
No, il giudizio non e' negativo, anzi: certe cose SONO da vedere, assolutamente, pero' cp e' SOLO da vedere, non da starci. Io sono molto soddisfatto di esserci andato.


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Prima di ripartire 
giovedì, 17 settembre 2009, 01:17
All'aeroporto di Adelaide, dopo i controlli di sicurezza, ho fatto colazione presso CIBO, una societa' che fornisce bar un po' in giro per Adelaide (e forse per tutta l'Australia). I prezzi sono da aguzzini a dir poco, e NON hanno lo zucchero normale. Io l'ho chiesto, ma hanno solo quello di canna e il dolcificante. Il tipo mi fa "Ma e' meglio, ha meno calorie", dico "si, ma il gusto e' diverso". Se non avessi voluto lo zucchero normale, non te lo avrei chiesto, no?


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"No worries!" 
mercoledì, 16 settembre 2009, 18:44
A volte dicono cosi' invece di "prego!".

Dunque, sono rimasto indietro e ho un tot di cose da dire.
Sugli australiani mi pronuncio subito: fino ad ora la gente si e' mostrata estremamente civile, incredibilmente socievole e serena.

Ho comprato un laptop, di quelli mini da portarsi in viaggio, con un HD a stato solido, in modo da poter subire degli shock senza conseguenze. E' davvero necessario, visto che ormai si fa tutto via internet (banca, prenotazioni, visione degli orari, ecc.) e quindi anche in viaggio e' fondamentale. Dato che poi in tutto il mondo occidentale ci sono i wi-fi in tutte le aree di maggior passaggio (tipo gli aeroporti) e qui in Australia tutti i McDonald (solo x fare un esempio), si rivela un aiuto insostituibile.

Ieri notte ero davanti al McDonald per collegarmi in internet (c'e' Free Web) e sono passati due pulotti in macchina. Con un sorriso mi hanno chiesto cosa facessi, quando ero arrivato e i miei programmi. Dopo di che sono andati avanti. Dopo una mezz'oretta li ho incrociati nuovamente, mentre tornavo all'ostello, che facevano la ronda. Commento di mia madre (a Taranto): ecco, proprio come da noi, si.

Ho fatto colazione da Anders Cream Paradise, al 53 Miller st, la via principale di Glenelg. C'e' gran dovizia di paste (dolci e salate) e torte, tutte molto buone. Per coloro a cui non piace troppo il dolce, i dolci non sono molto dolci. Le dimensioni sono tutte gigantesche, e costano meno che in Italia. In genere la vita e' meno cara, sia per gli alimenti che per l'abbigliamento. Facile a dirsi, visto che siamo in un Paese liberale con una delle pressioni fiscali piu' basse del mondo.

Nonostante tiri il vento dal mare, quindi l'aria spesso sia salmastra, ci sono prati verdi e col manto regolare.

Victoria square, la city in generale, e' uno strano connubio fra edifici d'epoca e moderni palazzi e grattacieli. Ci sono dei lampioni a energia solare con dei pannelli che accumulano energia durante il giorno e la restituiscono durante il funzionamento notturno. il bello di questo paesaggio e' che modernita' e antichita' danno un bell'esempio di quella che e' l'evoluzione della natura per cui si deve sempre andare oltre e mai fermarsi davanti al passato. Perche' gli antichi quasi sempre non ci hanno tramandato le loro opere per farcele vedere, ma perche' LORO ne avevano bisogno per motivi contingenti.

Non sto andando a vedere chiese e monumenti: ne ho gia' visti a josa e francamente mi sono anche rotto. Preferisco vedere la vita, conoscere la gente, perche' e' sempre diversa da una parte all'altra del mondo, mai uguale, e sono proprio le persone quelle che arricchiscono maggiormente. Per non parlare della natura....

Si guida a sinistra, e prima o poi mi arrotano. Per fortuna oggi ho fatto l'assistenza sanitaria al MediCare.
Comunicazione di servizio: per l'assistenza sanitaria in Australia NON bisogna andare al consolato o all'ambasciata (come ho fatto io dietro errata indicazione della AUSL), ma bisogna andare direttamente al MediCare locale (sorta di AUSL australiana, ad Adelaide e' in Currie st, in pieno centro vicino Victoria square) col passaporto, eventuale visto per periodi superiori al mese, e tessera sanitaria. In dieci minuti si e' in possesso del ticket di assistenza sanitaria in Australia.

Gli australiani sono piuttosto cicciotti, non che siano grassi, ma neanche magri..... diciamo che sono sugosi..... soprattutto le fighe :9 SLURP!!!

Nel centro di Adelaide c'e' Rund Mall, una traversa della via principale (King William St) costituita da un'isola pedonale contornata da negozi e centri commerciali. I prezzi non sono cosi' convenienti, pero' se uno vuole delle cose particolari, c'e' abbastanza dovizia di articoli di ogni genere.
Ah, dico “non conveniente” rispetto ai prezzi australiani, rispetto all'Italia sono convenienti. Ho preso un cappello australiano della Barmah e l'ho pagato 50 dollari, qualcosa come 30 euro o poco piu'. In Italia non costerebbe meno di 110 euro.

Adelaide e' piena di verde, il centro e' diviso in zone attorniate da parchi, l'aria e' tersa e secca anche quando piove o tira vento dal mare. Un australiano di questa zona mi ha confermato che non conosce il fenomeno dell'umidita'.
La temperatura e' ottima, non ci saranno piu' di 20 gradi e si sta a meraviglia in t-shirt. Tenere presente che qui siamo in settembre ma le stagioni sono ribaltate rispetto all'Italia, e' come se da noi fosse meta' marzo.

Mi sono smazzato un totale di strada a piedi per arrivare ad adelaide nord per raggiungere Ned Kelly's Retreat, tipico ristorante australiano, che purtroppo e' chiuso. Nella brochure non c'erano scritti gli orari di apertura!!!! basttardi!!! In pratica il lunedi' e' chiuso, mentre tutti gli altri giorni apre dalle 18 fino a tardi.... che poi bisogna vedere che significa “tardi”.... perche' a Glenelg alle 22 chiude tutto, rimangono aperti i soliti indiani che vendono un po' di roba da mangiare, come in Italia. Ed essendo gli unici, ti strozzano.
Buggerato dal ristorante australiano, ho chiesto a una signora di un negozio dove andare a mangiare cose australiane li' intorno e mi ha indirizzato verso due locali (molto buoni, dice).... io gliel'ho detto che sono italiano, non so perche' mi abbia indirizzato verso cucina italiana.... no, ma poi quasi tutti i locali mangerecci danno cibo italiano, non so cosa abbiano contro le proprie risorse.... finalmente la sera ho mangiato carne di canguro... si, cucinato all'indonesiana (ma vedi te se devo fare 'ste cose!), ma almeno so com'e'. E' tenera, un po' sul liscio, e piuttosto delicata.

Al McDonald ho chiesto un caffe'. Non l'avessi mai fatto: piccolo, standard o grande. Con aromi o senza, con latte o senza o quanto latte, con la schiuma o senza e che schiuma, e quante pippe, cazzo, un caffe' del piffero, uno di quei beveroni americani che ti servono da compagnia mentre sei occupato a fare altro.

A Glenelg, di fronte a Moseley st, c'e' il Bay Fish Shop in cui ho preso 6 ostriche per $5.50. Una SQUISITEZZA, una DELIZIA, sapevano di mare, freschissime, meravigliose, con un goccio di limone ero al settimo cielo. Si, cinque dollari e cianquanta centesimi australiani, qualcosa come 3 euro e mezzo per 6 ostriche da favola. Il pesce in genere e' buono... ecco, a Glenelg bisognerebbe venire a mangiare il pesce.... quando torno in Italia organizzo una mangiata di pesce a Glenelg - Adelaide.

Sono in camera con un cinese e dice che cincin significa bacio, mentre ciao significa vaffanculo.

Saluti e baci da Adelaide.


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Citta', moderne citta' 
lunedì, 14 settembre 2009, 11:23
Sono atterrato ieri ad Adelaide dopo non so quanti fusi orari cambiati, visto che ho avuto un jet lag a Hong Kong (ci sono rimasto per 18 ore e mi ci sono dovuto adattare). Ieri e' stata una giornata dedicata al recupero di sonno.

Adelaide e' una citta' insolita, che unisce lo stile della storia inglese, alle odierne necessità. Storia e attualità si fondono in un'insolito gusto tipo agrodolce che cmq la fa piuttosto gradevole. Gli edifici sono bassi, e il cielo terso illumina molto le ampie strade.

Gli spazi sono immensi, per cui non ci sono problemi a costruire in largo anziche' in alto, anche se non mancano grattacieli di tutto rispetto.

Dappertutto c'è del gran verde, ci sono parchi ovunque, perfino la City è immersa nei parchi.

Per adesso basta così, ho da fare. Finisco di scrivere in un altro momento. Ora devo telefonare.

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* Kong 
sabato, 12 settembre 2009, 08:44
Che sia King Kong, che sia Hong Kong, poco importa, tanto sono solo di transito. 18 ore di attesa.... Non mi passa mai....
Per fortuna che mi ero portato qualcosa da mangiare, perche' in 10 ore di aereo - Cathay Pacific - hanno servito solo il pranzo all'inizio e la colazione alla fine. In mezzo, uno snack da neonati (e io sono corpulento).
Qui a HKG ho mangiato in un fast food di cibo locale piuttosto discreto: le pietanze sono speziate ma non troppo. Cosi' anche chi ama la cucina sciapa, non ha troppo a dispetto il mangiare.
Ottimo il caffe' dal ffood Popeye: e' piu' corposo di quello classico americano, si avvicina di piu' al nostro.
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