Get back 
mercoledì, 9 luglio, 2008, 05:30
Ho passato la mattinata a cercare una corsa di ritorno da Dawson City.

Un'impiegata del V.I.C. (Visitor's Information Centre) mi ha detto che c'era, ma non poteva farmi il biglietto, avrei dovuto acquistarlo in un baracchino li' di fronte.
Vado al baracchino e mi dicono che non ci sono corse di ritorno fino al 23 luglio. Allora vado all'agenzia dei bus, ma era chiusa. Torno al V.I.C. a esporre il problema e mi dicono che *deve* esserci, che quelli del baracchino vogliono vendere una corsa delle loro (perche' il ritorno sarebbe stato con un'agenzia differente dall'andata). Insomma alla fine, dopo dei vai-e-vieni, la tipa del V.I.C. fa una telefonata dal suo ufficio (in modo che non sentisse nessuno) e mi trova il posto: mi passa il tipo al telefono, ci parlo ed ecco che la prenotazione salta fuori (si, perche' per regolamento non poteva farla lei: parlandoci io al telefono, l'ho fatta io).

'fanculo!

Mi sono ripagato nel pomeriggio: ho fatto un'escursione al Long Lake, uno di quei laghetti che si vedono come sfondo dei PC, specchi d'acqua immersi negli abeti, dove le fiabe sembrano potersi vivere.

Si, si.... ho fatto un sacco di foto.
(Nonostante le zanzare mi impedissero di muovermi. Si infilavano anche nel borsello della macchina fotografica. Per fortuna avevo l'Autan. Non sono grosse, sono solo insistenti)

Una cosa, oggi, mi ha messo addosso un gatto, ma un gatto....: mi sono accorto di aver perso due borchie della mia cintura texana! Porcazzozza!!!


cucu' 
martedì, 8 luglio, 2008, 22:32
Ovunque troviate un semaforo, sarete perseguitati da un "cucu'... cucu'...". Piu' raramente da un "pio.... pio....". Sono gli avvisi acustici dei passaggi pedonali. Due maroni cosi'.... sempre con 'sto cucu' cucu'...

Le auto non hanno necessita' di targa anteriore, alcuni ci mettono dei disegni, altri, piu' spesso, non ci mettono nulla.

Oggi ho prelevato $400 al bancomat: mi ha dato 20 banconote da $20!!! ...?... avrei preferito qualcosa di piu' comodo, non il malloppazzo da 20 banconote.

Qui vengono molto celebrati i minatori (c'e' molto rame) e la gente di ogni giorno che ha permesso lo sviluppo di questi luoghi. Il dollaro sara' forse la cosa piu' importante, ma mai viene dimenticato l'uomo comune. Infatti ci sono molte opere pubbliche (in genere edifici di pubblici servizi) costruite con i contributi di privati, e invece di dimenticarli, come si fa da noi, davanti all'edificio si mette una targa con la lista dei nomi dei singoli e delle associazioni che ne hanno permesso la realizzazione.

Concetto diverso di civilta'.

Se all'estero volete utilizzare le stoviglie, ricordatevi che solo in Italia le sciacquiamo dopo averle lavate, tutti gli altri paesi del mondo le lasciano asciugare col sapone attaccato.
Per cui, prima di utilizzarle, dategli una passata sotto l'acqua.

Concetto diverso di civilta'.

Un'altra cosa che mi piace di questa gente, e' la celebrazione dei "First Nation", le genti che erano qui prima dell'arrivo dei bianchi. In giro ci sono ancora molti loro totem considerati monumenti nazionali, parte integrante della cultura dei luoghi. E sono anche fieri del fatto che i Nativi si sono integrati e hanno accettato cio' che portavano con se' le nuove genti (utensili, arnesi da caccia, mezzi di trasporto - qui usavano i cani e le slitte, prima dell'arrivo dei motori). Ci sono anche molti murales che ricordano l'incontro delle due civilta'.

Ottime genti.


Ma i giappi....? 
lunedì, 7 luglio, 2008, 23:25
I giappi stamattina vedono un film comico al computer. Ovviamente in banzai-language.
Continuo a domandarmi: perche' venire fin qui?

Quando ero alle medie ci fu un concorso: spiega dove vorresti andare e perche'. In palio c'era un viaggio dove il vincitore aveva espresso il desiderio di andare. All'epoca il Giappone era la nazione piu' tecnologicamente avanzata (almeno cosi' riportavano i giornali), per cui io misi Tokyo perche' volevo vedere tutta questa tecnologia avanzata. Ora metterei lo stesso Tokyo, ma con un altro motivo: per constatare che i Giappi sono proprio un popolo del caLLo.

Ho realizzato che in Italia stiamo vivendo come in una fiaba, quella di Pinocchio. I politici (ladri) con la legge sull'editoria finanziano i giornalisti (bugiardi), un'accoppiata vincente: il gatto e la volpe. In mezzo ci sono i magistrati che fanno da Mangiafuoco.
E noi siamo i pinocchi che la prendono in qlo.
Tanto per confermare la tesi: qui la benzina verde costa 1.179 dollari (canadesi) al litro. Vale a dire circa 0.71 euro al litro.

Oggi: meno male che avevo l'Autan.
Ho fatto un'escursione in un bosco: appena dentro c'e' stata grande euforia da parte delle zanzare, un vero e proprio assalto alla diligenza. Con l'autan mi ronzavano ancora attorno festanti, ma almeno ho portato a casa la pelle.
Nel vero senso della parola.

Cheesewiz.
Mi devo ricordare del cheesewiz di Stan.

La cosa che maggiormente risalta dello Yukon e' la grande socievolezza degli Yukonesi. Anche se te ne stai per i fatti tuoi, c'e' sempre qualcuno che attacca bottone. E poi di una educazione, di una cortesia..... della gran gente davvero.

La scorsa notte: trapunta leggera, coperta, pantaloni di felpa e maglione. Non hanno il riscaldamento nelle singole camere, hanno una stufa nel salone/soggiorno. Qui le case sono fatte di legno: le strutture e i ricoprimenti, esterni e interni. In pratica non c'e' dispersione di calore.

Stamattina una tipa del Quebec ha presentato domanda di assunzione presso una specie di supermercato, e oggi pome le hanno detto che comincia domattina alle 8.
Fanno presto qui.
Proprio come in Italia, con tutta la sua burocrazia.
Vorrei proprio sentire cosa avrebbero la faccia di dirmi gli statalisti. Si, perche' comunque la faccia di dire qualcosa, qualsiasi cosa a proprio favore, ce l'hanno.
Ma non e' questo il problema; il problema e' che ci credono.


The River 
lunedì, 7 luglio, 2008, 10:40
We'd go down to the river
And into the river we'd dive
Oh down to the river we'd ride

Stasera dopo cena ho risalito lo Yukon fino alla diga che forma il lago Schwatka e poi sono tornato indietro dalla sponda opposta.

Sono arrivato a casa verso l'una e qualcosa (si, di notte). C'era ancora luce, tanto che alle 00:46 ho ancora fatto una foto senza flash. Non so come sia venuta, eh.

E' un fiume pieno di sorprese: ora ci sono le rapide, e appena dopo si svela un'oasi naturalistica incantevole, quasi come le paludi che vengono popolate da varie specie di uccelli.

Al ritorno ho esplorato Temptation Island, un'isoletta in mezzo al fiume.

Poi mi sono messo sugli antichi binari che portavano i cercatori d'oro, e li ho seguiti fino ai lembi di Whitehorse, cioe' vicino all'ostello che mi ospita.

Ora quei binari (a scartamento ridotto) sono arrugginiti, invasi dalle piante e dal terreno franato della collinetta che li sovrasta, ben lontani dai fasti della corsa all'oro che li vide nascere e da cui possono raccontare di tante speranze, tante fortune e tante fatiche che hanno accompagnato nei loro primi anni di vita.

Estasiato.


Se questo e' un uovo 
lunedì, 7 luglio, 2008, 05:15
Qui hanno le uova marinate: uova sode messe a marinare come fossero pesci. Non sono male, basta farci un attimo il palato...

Stasera ho chiesto al gestore dell'ostello se aveva del caffe'; mi ha detto che l'ha finito e che domattina lo andra' a prendere, ma per ora (facendo una faccia che voleva dissuadere) c'e' solo quello istantaneo (tipo il Nescafe', per intenderci), se mi andava bene lo stesso... Ho accettato di buon grado, dato che a me non dispiace il nescafe' (ma poi bisogna vedere cos'hanno qui). Ho fatto 'sto caffe' istantaneo e mi e' piaciuto parecchio di piu' della loro broda. Be', partiamo da due sistemi di riferimento diversi, e' giusto che ognuno abbia la sua.

I supermercati sono aperti anche la domenica. Hanno un tot di tipi di latte: uno da aggiungere alla frutta (tipo fragole) col 18% di grassi, uno da aggiungere al caffe' col 10% di grassi, uno per fare la panna da mettere sulle fragole (non ricordo con quanti grassi), poi uno (che chiamano omogeneizzato) al 3.25% di grassi, uno parzialmente scremato al 2%, un altro, sempre parz. screm., all'1%, e uno scremato allo 0%.
Insomma, un gran putiferio.

Ho scoperto che a Whitehorse ci sono 2 librerie: una libreria canonica, tipo le nostre, e un'altra di libri usati. In questa, chi vuole, porta quello che gli pare. Tutti i giorni tranne il sabato. Perche'? Non lo so.... forse fanno la registrazione dei libri arrivati durante la settimana... boh....

Oggi sono arrivati dei giappi. E' tutto il pomeriggio che stanno seduti nel salotto dell'ostello a chiacchierare in banzai..... e c'era bisogno di fare tanta strada? Potevano darsi appuntamento da uno di loro....
L'altro tipo presente nell'ostello (uno del Quebec) si e' messo a giocare al computer.... insomma ognuno per i caLLi suoi.... ma che caLLo di umanita' sta venendo su? Speriamo che arrivino presto gli altri ragazzi dell'ostello, almeno interagisco con qualcuno.

No, non vado fuori a fare qualcosa, sono stato fuori tutto il giorno, ho scarpinato, preso pioggia, visto due musei molto carucci (quello dei trasporti e quello della Beringia, che sono attaccati e si possono vedere con un biglietto combo): ora mi sto un attimo rilassando. Piu' tardi magari vado fuori.

Dicevo degli altri ragazzi con cui si interagisce meglio: vengono dalla Germania, dall'Italia (io), dalla Svizzera, dalla Danimarca e dall'Inghilterra. Insomma tutti europei.

Cara vecchia Europa, come ti ha ridotto la politica che ti ha invaso dalla fine dell'800 in poi! Speriamo che tu abbia imparato la lezione... ma non credo. Sono del parere di quel tipo che l'anno scorso per radio disse "Invano l'Europa cerca un'agonia degna del proprio passato".

Sic transit gloria mundi.


E che tte pareva? 
domenica, 6 luglio, 2008, 02:09
I ran out of my credit card.

Si, ho una carta di credito con un limite di spesa (un po' basso a dire il vero), e fra delle attrezzature da campeggio (tenda che pesa solo un kilo, copripalle in goretex, ecc), due biglietti aereo, i mukluks e altri regali per me e per i miei nipoti, alla fine sono rimasto bloccato fino al 15 luglio.

Si, bloccato, perche' quelli dell'autonoleggio hanno bisogno della carta di credito, i contanti non li vogliono.

Ora ho i contanti col bancomat..... tanto le spese piu' grosse le ho fatte, gli sfizi me li sono tolti, ora devo solo girare e sopravvivere.

Tanto sono nello Yukon, che forse non e' l'Eldorado, pero' ci va molto vicino.

Oggi sono stato in un supermercato a fare la spesa. A parte il fatto che c'era l'aria condizionata come al solito e c'era un freddo blu (spero di non essermi beccato qualcosa), ma poi ad un certo punto hanno messo The Lovecats dei Cure e mi sono messo a canticchiarla. Ad un certo punto incrocio una ragazza che la stava canticchiando anche lei. Sorrisi e passato oltre.

No, non mi e' mai capitato in Italia; in Italia la musica che conosco io la conoscono in pochi, molti dei quali non vanno ai supermercati, e quelli che ci vanno mi evitano accuratamente.

Vicino ai polli allo spiedo c'era scritto "CAUTION - HOT". Ne ho approfittato per mettermici davanti e riscaldarmi un po'....

Oggi ho fatto un giretto su una carrozza, tipo tram, su un binario che costeggia lo Yukon (fiume). Ho visto che un tipo lanciava un bastone in acqua per far giocare il cane. Al che ho chiesto lumi: lo Yukon e' balneabile, solo che... no, non e' per il fatto che e' freddo, di quello m'importasega, ci si riscalda, e' che dicono che sia piuttosto sporco.... Oh, intendiamoci, il termine "fiume sporco" da queste parti vuol dire che si vede il fondo a una ventina di cm dalla superficie, ed e' comunque verde acqua.

Qui son tutti strani....

I trasporti pubblici costano un qlo e mezzo. Un viaggio di 500 km in pullman viene sui 100 euro. Se dovete prendere una macchina a noleggio, fatevi l'assicurazione in Italia, perche' qui l'assicurazione per la guida non e' associata al mezzo, ma a chi guida, cioe' i mezzi non hanno l'assicurazione, ce l'hanno le persone.
L'assicurazione costa 30 dollari al giorno. Stranamente non e' obbligatoria, ma se vi capita qualcosa vi pelano. Fete votre jeux.

Oggi ho preso una carta per le chiamate internazionali da 10 dollari (canadesi!), cioe' circa 6 euro. Il primo avviso ha detto che avevo 640 minuti di conversazione col numero chiesto (un fisso italiano). Si 640, seicentoquaranta. Cioe' con 6 euro faccio 640 minuti di telefonate da qui all'Italia.

In Italia con 6 euro mi fanno fare lo scatto alla risposta. Forse.
Voglio sapere cosa hanno il coraggio di dire adesso quelli che sostengono lo statalismo.


Whitehorse++ 
sabato, 5 luglio, 2008, 07:17
Anche la birra scura e' buona nel Klondike korner.
Ora lo so.

Domani dovrei partire per Dawson City e passare per Moose Creek Lodge (http://www.moosecreek-lodge.com).

Ho scoperto che c'e' una malattia, quella della febbre dell'oro, che si chiama Klondikite (Klodikitis in inglese), ma secondo me c'e' da ammalarsi anche di una sorta di "Mal d'Africa" anche per questi posti.

mah.....

Domani vado a Dawson City.

Stan, un volta nella vita ci devi venire, non puoi mancare.

Domani vado a Dawson City.


Afa? 
sabato, 5 luglio, 2008, 01:57
L'aeroporto di Whitehorse e' un coso in mezzo ai prati. Appena fuori, ti sollucchera un venticello che odora di conifere.

Ieri tutti si lamentavano perche' era un gran caldo. Giuro, non si andava sicuramente oltre i 25 gradi, ma anche meno.
Oggi e' piu' freddo, ha anche piovuto; sono andato al Tourist Information Centre e avevano l'aria condizionata. Ho telefonato a casa e purtroppo l'unico telefono libero era sotto un anemostato (volgarmente detto bocchettone): c'era un freddo polare!

Oggi sono vestito con calze di lana, maglietta di cotone, maglia dalle maniche lunge, pure di cotone, giacca leggera in goretex, pantaloni estivi lunghi e sto da dio. Eppure in una caffetteria (con una dea a servire) hanno il coraggio di tenere l'aria condizionata accesa! Ma sono matti da legare!!!

Ieri sera ho mangiato al Klondike Rib & Salmon BBQ. Birra locale stupenda (ho preso la light, hanno anche la dark che non so com'e'). La sera si fa un po' di fila ed e' pienissimo. Infatti si mangia da dio. Fanno piatti tipici del Klondike: Caribu', Bisonte, Salmoni, Muskox (credo sia il bue muschiato).

Il posto esattamente si chiama:
Klondike Korner
2116 2nd AVE
Whitehorse Yukon Y1A 1B9

Se vi rimane qualcosa vi chiedono se lo volete portare via. A me e' rimasto del dolce: me ne avevano dato una quantita' industriale, una porzione per loro sono sei porzioni italiane.

Ha attaccato subito bottone con me una cameriera di Victoria, Lindsey, dice che ha studiato l'italiano a scuola.

Qui sembra che nessuno abbia fretta. Nelle strade piu' grandi, le macchine si fermano per farti attraversare, anche se non sei sulle strisce, e perfino anche se ti vedono che aspetti al bordo della strada sebbene tu NON debba attraversare. Io mi sono sentito in imbarazzo e ho attraversato lo stesso.

L'ostello e' piccolo, danno gratis le bici per girare, free internet 24/7, e' a conduzione familiare e si fa amicizia presto.
Nell'ostello hanno un'usanza meravigliosa: c'e' una libreria in cui ti puoi portare via un libro purche' ne lasci un altro al suo posto.
Dato che io ho detto che volevo portare in Italia una versione canadese del richiamo della foresta, il tipo me l'ha data, e io gli ho messo al suo posto un libro, che stavo leggendo, sul libertarismo. Pero' appena arrivo in Italia voglio mandargli la copia in Italiano.

L'ostello si chiama
Hide on Jeckell Hostel
410 Jeckell Street (at 5th Ave)
Whitehorse, YT, Y1A 1V2

Oggi sono entrato in un negozio di roba locale per cercare qualche regalo. Stavano suonando "Ohi Mari'", poi ha attaccato "Non dimenticar (che ti ho voluto tanto bene)", e poi Boccelli, La traviata, ecc. insomma tutta roba italiana.... chevvedevodi', mevvenuto da ride...
La gestione e' di una tedesca che ama l'Italia.

Ah, dimenticavo: non pensate che se fa freddo gli insetti non ci siano; anche se venite nello Yukon, portatevi l'Autan.

Nello Yukon l'acqua del rubinetto e' ottima, fa venire in mente le chiare, fresche, dolci acque.
Al contrario di Vancouver, dove l'acqua faceva proprio schifo.


The Call of the Wild 
venerdì, 4 luglio, 2008, 06:32
Ebbene si, sono arrivato. Sono a Whitehorse.
E ho anche comperato gia' i mukluks.
Quando da piccolo ho letto "Il richiamo della foresta", ho avuto sempre il desiderio di vedere questi posti.

Continuero' a scrivere piu' tardi, adesso lasciatemi godere il mio Yukon.....

AWOOOooooooooooohhhhhhh.......


Grouse Mountain 
venerdì, 4 luglio, 2008, 06:19
La cosa principale e' che sulla cima del monte (dove capeggiava un fiero Leitner, deus ex machina di tutti gli impianti di risalita del globo) c'erano delle fighe che gridavano come aquile. Vala' che se c'era pericolo di orsi o di lupi, per un motivo o per un altro, avevano gia' smesso di urlare. E queste sono il frutto della civilta'!

E' vero: a Gastown ci sono pub molto alla buona, in cui ci si mette in tavoli, tutti insieme, con sconosciuti, in cui c'e' un gran casino, musica, allegria e quanto altro ci sia di caloroso. C'e' un pub in cui ho ordinato qualcosa (un misto di spiedini di gamberi, ali di pollo fritte, tacos, una specie di piadina e delle salsine) con una birra media e ho speso $18.50, un piattone, messo in una cesta, che non sono riuscito a finire, enorme. A Grouse Mtn ho preso un amburger+patate+birra, e ho speso $15.50; d'accordo che l'amburger e' piu' grande dei nostri, pero' non c'e' paragone con il piattone di Gastown.
Questo per dire che Grouse Mtn e' una cosa turistica. Per carita', nessuno toglie il fatto che qui la natura e' bellissima, ma ci hanno ricamato attorno, perche' le nostre alpi non hanno nulla da invidiare.

Avrei voluto stendermi su un prato all'ombra, ma e' difficile trovare l'ombra: con tutto lo scioglimento delle nevi che c'e' (a fine luglio c'e' ancora neve praticamente su tutte le montagne sopra i 1000 metri, qui siamo a 1250 massimo), all'ombra degli alberi c'e' un gran paciugo, per cui gli unici posti accessibili per stendersi sono quelli al sole. Il problema e' che il sole picchia, e' traditore perche' il venticello e' fresco e non fa sentire gli effetti del sole.

Fra Stanley Park e Grouse Mountain mi sono tirato una scottatura che mi ha creato qualche problema. Mi e' saltato fuori pure un herpes in faccia.

Portatevi una crema solare e occhiali da sole: il riverbero e' fastidioso, possono sembrare una sciocchezza a queste latitudini, ma me lo dite poi dopo una giornata con questo sole.

Piccole cose (in)utili 
giovedì, 3 luglio, 2008, 07:12
Qui ovunque c'e' l'aria condizionata, anche se non ne hanno bisogno (perfino sugli autobus): la temperatura non sale oltre i 27 o 28 gradi e non e' assolutamente umido..... beati loro....

Gli autobus si fermano col muso al palo della fermata. Se c'e' un bus davanti, aspettano che vada via.

Per i SeaBus ci sono i display contasecondi, che dicono quanti secondi mancano alla partenza; non si sgarra.

Il tourist center e' uno spettacolo: si fanno in 4 per risolverti i problemi, ti propongono alternative e aggiunte al programma tuo personale, a seconda del tipo che vedono in te (avventuriero, polleggiato, bau bau, tric e trac e lapis lazzuli). Non fanno prenotazioni, ma ti indicano un posto per te piu' comodo dove farle.

In genere ho visto che quando ordini qualcosa in un locale tipo pub, ti danno un piedistallo con un'asta e un numero in cima. Tu vai al tavolo e metti in bella vista il numero; dopo un po' loro arrivano col tuo piatto.

Gli Indiani sono comunemente conosciuti come "Natives" o "First Nation's People". Abbreviano in "First Nations". Gli Inuit invece sembra non siano molto considerati. Forse perché sono relegati nell'estremo nord dove non ci vanno in molti.

A scuola mi hanno insegnato che per dire "prego" in risposta a un "grazie" si dice "you're welcome", ma quando sono stato in Gran Bretagna al "thank you" mi rispondevano "thank you". Al che io mi sono adattato. E invece qui mi fregano e dicono "you're welcome".

mah....

Ieri sera, l'ultima a Vancouver, vicino all'ostello c'era un pub in cui ho sentito suonare dal vivo. Entro e c'erano due ragazze (chitarra/voce e voce) su un palco che suonavano. Il pubblico era di 4 persone, escluso il personale del pub, ma il concerto e' stato stupendo. Facevano dei riarrangiamenti folkati di pezzi famosi, dagli U2 a Annie Lennox, agli Oasis. Ecco, questo e' il Canada che volevo vedere, quello della gente di ogni giorno, degli eventi piccoli ma veraci. Ah, quello che faceva bella l'atmosfera era che il pub era fatto alla buona, c'era perfino un palla da soffitto con tutti gli specchietti, di quelle che andavano nelle discoteche degli anni '70.

Che spettacolo!!!

Cercate queste chicche: se avete qlo di trovarle, e' li' che vedrete il vero Canada.


Knock on wood 
lunedì, 30 giugno, 2008, 19:26
Inizio con una fregatura: dovevo cambiare una banconota da 5 dollari per avere gli spiccioli dell'autobus (ci sono le macchinette che non danno resto). Entro in un negozietto in prossimita' della fermata e la tipa mi dice che magari potevo comperare qualcosa se volevo cambiare. Dovendomi togliere il problema dai maroni, le ho comperato una mela. Butti di veleno: me l'ha fatta pagare 1 dollaro!!! Solo dopo ho realizzato il furto!!! L'animaccia sua!

Qui i semafori, cioe' i pali con le lampade, sono montati dopo l'incrocio, non prima come da noi.

Sono in un ostello nel centro di Vancouver, si chiama Hostelling International Central Vancouver; vecchio, ma cercano di tenerlo bene... d'accordo che e' in centro, ma sempre vecchio rimane...

L'altro ieri ho parlato con un tizio per strada che aveva un motorino elettrico (qui sono abbastanza diffusi, sebbene abbiano il petrolio. Vuol dire che da noi i politici ci mangiano come porci, sulle importazioni di petrolio). Ho scoperto il significato della frase "knock on wood", e' la stessa identica cosa del nostro "tocco ferro". Ebbe' per forza, qui hanno tanto legname, noi abbiamo tante miniere di ferro.

L'IVA si divide in due parti: la tassa governativa del 5%, e la tassa povinciale del 7%, totale 12%. Da noi e' al 20%. Qualche anno fa andai in Svizzera, dove l'IVA dell'Hotel era al 3.75%. Insomma, piu' l'IVA e' bassa, piu' il paese e' ricco. Anzi, piu' sono basse le tasse e piu' il paese e' ricco. Fallo capire agli italiani...

Il tizio di prima mi ha detto che in Downtown (il centro di Vancouver) i prezzi sono alti e non c'e' la giojosita' che invece troverei a Gastown, per cui stasera andro' li' a vedere. Dice che la gente e' molto piu' gioviale di Downtown. In effetti i Vancouveriti sono cortesi, educati, si, ma non cosi' espansivi... il tizio dice che a Calgary e' tutta un'altra gente: dice che se urti qualcuno per strada finisci per farci amicizia. Vedro' quando saro' li'.

Le donne qui hanno tutte delle gran tette; certo, ci sono le eccezioni, pero' la regola generale e' che le tette ci sono e fatte bene.

Finalmente ho assaggiato il famoso burro di arachidi che tanto si sente nei film, nei cartoni animati e nei fumetti: in pratica sono delle arachidi fatte in pasta, stesso sapore e stesso colore. Tutto qui.

Ieri sono stato a Stanley Park, un parco a 20 minuti di passeggiata da Downtown. E' sconvolgente come in poco tempo si passi da un fitto di grattacieli ad un posto selvaggio in cui si possono trovare anche procioni e coyote. Il parco e' enorme, circa come un intero colle bolognese. Molti lo girano in bici che affittano, pero' con la bici non si puo' andare in zone molto interne dove piu' selvaggia e' la natura. Magari si parcheggia la bici e poi si continua a piedi. Sono perfino andato su un trenino in cui ci vanno i bambini: come tutte queste cose, ne approfittano maggiormente gli adulti.

Quando arrivero' a casa mettero' in rete le foto di Stanley Park, come pure tutte le altre.

Ieri pomeriggio sono stato anche al Capilano Suspension Bridge. E' un posto molto rilassante, eravamo immersi nel bosco e si godeva di una natura che ti fa passare tutti i problemi e le fisime. In conclusione del giro c'e' stato il concerto di un trio per il vancouver international jazz festival, a cui ho assistito sdraiato su delle rocce vicino a una ruota di un mulino ad acqua. Aaaahhhhh.... che relax!!!

Alla fine della giornata sono passato da una chiesa anglicana perche' c'era una funzione religiosa con i canti gregoriani, ma sono stato solo un quarto d'ora perche' ero massacrato dalla giornata sempre in piedi e in cammino e mi si chiudevano gli occhi da soli.

Avevo i piedi che andavano in fumo. Il problema e' che avevo i sandali (che pure sono ottimi) ma senza calzini. Per carita', per una passeggiata di qualche ora vanno benone, ma tutta una giornata necessita di un paio di calzini fra il piede e il sandalo.

Per adesso va bene cosi'.


Vancouver 
sabato, 28 giugno, 2008, 04:43
Sono arrivato stremato ma con la felicita' di un ciappinaro al Brico senter.

Terra Canadese.... Vancouver....
in pochi mesi ho realizzato ben due sogni della mia vita: a marzo la laurea in fisica (anzi, in Fisica, rispetto per favore), e ora il Canada. Meraviglioso.
Era cosi' semplice.... bastava lasciarmi fare.


VANCOUVER

Per strada c'e' una tale mescolanza di razze che non riesci a capire se e' perche' ci sono solo turisti o gli abitanti sono di ogni razza.
Ho teste' finito di ludrare della carnazza (tenera come una panna) in un lounge del centro (anzi, adesso devo fare il ganzo: Downtown). Anche nella downtown di Vancouver l'acqua e' nelle caraffe; mi sembra giusto, visto che non l'avevo chiesta minerale. Ho preso anche un cheescake: una mattonella di burro che supera perfino i biscotti scozzesi.

Fino a domenica c'e' il Vancouver International Jazz Festival, che offre diverse iniziative in giro per la citta'.
In queste ultime tre sere fanno dei concerti al Capilano Suspension Bridge ma stasera sono stravolto: ci pensero' domani. Anche perche' qui sono le 19:40, mentre in Italia sono le 4:40 del mattino, e io sono arrivato fin qui da ieri tamattina, quando la sveglia *in Italia* ha suonato alle 5.
Ho un po' di jet lag..... ma soprattutto rincoglionimento

Bene, vi saluto con il riassunto di questa prima puntata: sto godendo come un topo nel gruviera.

A bientot.


Le mani 
sabato, 28 giugno, 2008, 04:26
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Adolescente, una sedicente chiromante mi ha letto la mano.
Mi predisse che avrei avuto una vita lunga, che nella mia vita ci sarebbero state solo 2 donne importanti e che non avrei mai fatto un viaggio che mi avrebbe portato troppo lontano.

Sto scrivendo da Vancouver.
Dopo un volo di 9:30 da Londra a Vancouver, con un fuso orario sfasato di 9 ore da casa mia, si puo' considerare a ragione un viaggio di lunga distanza?
No, perche' se questo non e' un viaggio di lunga distanza allora mi incaLLo, perche' stare 9 ore e mezzo su un aereo e' da spararsi nei girolimoni!
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Chiudo la parentesi con un consiglio: quando trovate un/a chiromante o simil-ciarlatano, le mani, parcheggiategliele in faccia. Con vigore!