Afa? 
sabato, 5 luglio, 2008, 01:57
L'aeroporto di Whitehorse e' un coso in mezzo ai prati. Appena fuori, ti sollucchera un venticello che odora di conifere.

Ieri tutti si lamentavano perche' era un gran caldo. Giuro, non si andava sicuramente oltre i 25 gradi, ma anche meno.
Oggi e' piu' freddo, ha anche piovuto; sono andato al Tourist Information Centre e avevano l'aria condizionata. Ho telefonato a casa e purtroppo l'unico telefono libero era sotto un anemostato (volgarmente detto bocchettone): c'era un freddo polare!

Oggi sono vestito con calze di lana, maglietta di cotone, maglia dalle maniche lunge, pure di cotone, giacca leggera in goretex, pantaloni estivi lunghi e sto da dio. Eppure in una caffetteria (con una dea a servire) hanno il coraggio di tenere l'aria condizionata accesa! Ma sono matti da legare!!!

Ieri sera ho mangiato al Klondike Rib & Salmon BBQ. Birra locale stupenda (ho preso la light, hanno anche la dark che non so com'e'). La sera si fa un po' di fila ed e' pienissimo. Infatti si mangia da dio. Fanno piatti tipici del Klondike: Caribu', Bisonte, Salmoni, Muskox (credo sia il bue muschiato).

Il posto esattamente si chiama:
Klondike Korner
2116 2nd AVE
Whitehorse Yukon Y1A 1B9

Se vi rimane qualcosa vi chiedono se lo volete portare via. A me e' rimasto del dolce: me ne avevano dato una quantita' industriale, una porzione per loro sono sei porzioni italiane.

Ha attaccato subito bottone con me una cameriera di Victoria, Lindsey, dice che ha studiato l'italiano a scuola.

Qui sembra che nessuno abbia fretta. Nelle strade piu' grandi, le macchine si fermano per farti attraversare, anche se non sei sulle strisce, e perfino anche se ti vedono che aspetti al bordo della strada sebbene tu NON debba attraversare. Io mi sono sentito in imbarazzo e ho attraversato lo stesso.

L'ostello e' piccolo, danno gratis le bici per girare, free internet 24/7, e' a conduzione familiare e si fa amicizia presto.
Nell'ostello hanno un'usanza meravigliosa: c'e' una libreria in cui ti puoi portare via un libro purche' ne lasci un altro al suo posto.
Dato che io ho detto che volevo portare in Italia una versione canadese del richiamo della foresta, il tipo me l'ha data, e io gli ho messo al suo posto un libro, che stavo leggendo, sul libertarismo. Pero' appena arrivo in Italia voglio mandargli la copia in Italiano.

L'ostello si chiama
Hide on Jeckell Hostel
410 Jeckell Street (at 5th Ave)
Whitehorse, YT, Y1A 1V2

Oggi sono entrato in un negozio di roba locale per cercare qualche regalo. Stavano suonando "Ohi Mari'", poi ha attaccato "Non dimenticar (che ti ho voluto tanto bene)", e poi Boccelli, La traviata, ecc. insomma tutta roba italiana.... chevvedevodi', mevvenuto da ride...
La gestione e' di una tedesca che ama l'Italia.

Ah, dimenticavo: non pensate che se fa freddo gli insetti non ci siano; anche se venite nello Yukon, portatevi l'Autan.

Nello Yukon l'acqua del rubinetto e' ottima, fa venire in mente le chiare, fresche, dolci acque.
Al contrario di Vancouver, dove l'acqua faceva proprio schifo.


The Call of the Wild 
venerdì, 4 luglio, 2008, 06:32
Ebbene si, sono arrivato. Sono a Whitehorse.
E ho anche comperato gia' i mukluks.
Quando da piccolo ho letto "Il richiamo della foresta", ho avuto sempre il desiderio di vedere questi posti.

Continuero' a scrivere piu' tardi, adesso lasciatemi godere il mio Yukon.....

AWOOOooooooooooohhhhhhh.......


Grouse Mountain 
venerdì, 4 luglio, 2008, 06:19
La cosa principale e' che sulla cima del monte (dove capeggiava un fiero Leitner, deus ex machina di tutti gli impianti di risalita del globo) c'erano delle fighe che gridavano come aquile. Vala' che se c'era pericolo di orsi o di lupi, per un motivo o per un altro, avevano gia' smesso di urlare. E queste sono il frutto della civilta'!

E' vero: a Gastown ci sono pub molto alla buona, in cui ci si mette in tavoli, tutti insieme, con sconosciuti, in cui c'e' un gran casino, musica, allegria e quanto altro ci sia di caloroso. C'e' un pub in cui ho ordinato qualcosa (un misto di spiedini di gamberi, ali di pollo fritte, tacos, una specie di piadina e delle salsine) con una birra media e ho speso $18.50, un piattone, messo in una cesta, che non sono riuscito a finire, enorme. A Grouse Mtn ho preso un amburger+patate+birra, e ho speso $15.50; d'accordo che l'amburger e' piu' grande dei nostri, pero' non c'e' paragone con il piattone di Gastown.
Questo per dire che Grouse Mtn e' una cosa turistica. Per carita', nessuno toglie il fatto che qui la natura e' bellissima, ma ci hanno ricamato attorno, perche' le nostre alpi non hanno nulla da invidiare.

Avrei voluto stendermi su un prato all'ombra, ma e' difficile trovare l'ombra: con tutto lo scioglimento delle nevi che c'e' (a fine luglio c'e' ancora neve praticamente su tutte le montagne sopra i 1000 metri, qui siamo a 1250 massimo), all'ombra degli alberi c'e' un gran paciugo, per cui gli unici posti accessibili per stendersi sono quelli al sole. Il problema e' che il sole picchia, e' traditore perche' il venticello e' fresco e non fa sentire gli effetti del sole.

Fra Stanley Park e Grouse Mountain mi sono tirato una scottatura che mi ha creato qualche problema. Mi e' saltato fuori pure un herpes in faccia.

Portatevi una crema solare e occhiali da sole: il riverbero e' fastidioso, possono sembrare una sciocchezza a queste latitudini, ma me lo dite poi dopo una giornata con questo sole.

Piccole cose (in)utili 
giovedì, 3 luglio, 2008, 07:12
Qui ovunque c'e' l'aria condizionata, anche se non ne hanno bisogno (perfino sugli autobus): la temperatura non sale oltre i 27 o 28 gradi e non e' assolutamente umido..... beati loro....

Gli autobus si fermano col muso al palo della fermata. Se c'e' un bus davanti, aspettano che vada via.

Per i SeaBus ci sono i display contasecondi, che dicono quanti secondi mancano alla partenza; non si sgarra.

Il tourist center e' uno spettacolo: si fanno in 4 per risolverti i problemi, ti propongono alternative e aggiunte al programma tuo personale, a seconda del tipo che vedono in te (avventuriero, polleggiato, bau bau, tric e trac e lapis lazzuli). Non fanno prenotazioni, ma ti indicano un posto per te piu' comodo dove farle.

In genere ho visto che quando ordini qualcosa in un locale tipo pub, ti danno un piedistallo con un'asta e un numero in cima. Tu vai al tavolo e metti in bella vista il numero; dopo un po' loro arrivano col tuo piatto.

Gli Indiani sono comunemente conosciuti come "Natives" o "First Nation's People". Abbreviano in "First Nations". Gli Inuit invece sembra non siano molto considerati. Forse perché sono relegati nell'estremo nord dove non ci vanno in molti.

A scuola mi hanno insegnato che per dire "prego" in risposta a un "grazie" si dice "you're welcome", ma quando sono stato in Gran Bretagna al "thank you" mi rispondevano "thank you". Al che io mi sono adattato. E invece qui mi fregano e dicono "you're welcome".

mah....

Ieri sera, l'ultima a Vancouver, vicino all'ostello c'era un pub in cui ho sentito suonare dal vivo. Entro e c'erano due ragazze (chitarra/voce e voce) su un palco che suonavano. Il pubblico era di 4 persone, escluso il personale del pub, ma il concerto e' stato stupendo. Facevano dei riarrangiamenti folkati di pezzi famosi, dagli U2 a Annie Lennox, agli Oasis. Ecco, questo e' il Canada che volevo vedere, quello della gente di ogni giorno, degli eventi piccoli ma veraci. Ah, quello che faceva bella l'atmosfera era che il pub era fatto alla buona, c'era perfino un palla da soffitto con tutti gli specchietti, di quelle che andavano nelle discoteche degli anni '70.

Che spettacolo!!!

Cercate queste chicche: se avete qlo di trovarle, e' li' che vedrete il vero Canada.


Knock on wood 
lunedì, 30 giugno, 2008, 19:26
Inizio con una fregatura: dovevo cambiare una banconota da 5 dollari per avere gli spiccioli dell'autobus (ci sono le macchinette che non danno resto). Entro in un negozietto in prossimita' della fermata e la tipa mi dice che magari potevo comperare qualcosa se volevo cambiare. Dovendomi togliere il problema dai maroni, le ho comperato una mela. Butti di veleno: me l'ha fatta pagare 1 dollaro!!! Solo dopo ho realizzato il furto!!! L'animaccia sua!

Qui i semafori, cioe' i pali con le lampade, sono montati dopo l'incrocio, non prima come da noi.

Sono in un ostello nel centro di Vancouver, si chiama Hostelling International Central Vancouver; vecchio, ma cercano di tenerlo bene... d'accordo che e' in centro, ma sempre vecchio rimane...

L'altro ieri ho parlato con un tizio per strada che aveva un motorino elettrico (qui sono abbastanza diffusi, sebbene abbiano il petrolio. Vuol dire che da noi i politici ci mangiano come porci, sulle importazioni di petrolio). Ho scoperto il significato della frase "knock on wood", e' la stessa identica cosa del nostro "tocco ferro". Ebbe' per forza, qui hanno tanto legname, noi abbiamo tante miniere di ferro.

L'IVA si divide in due parti: la tassa governativa del 5%, e la tassa povinciale del 7%, totale 12%. Da noi e' al 20%. Qualche anno fa andai in Svizzera, dove l'IVA dell'Hotel era al 3.75%. Insomma, piu' l'IVA e' bassa, piu' il paese e' ricco. Anzi, piu' sono basse le tasse e piu' il paese e' ricco. Fallo capire agli italiani...

Il tizio di prima mi ha detto che in Downtown (il centro di Vancouver) i prezzi sono alti e non c'e' la giojosita' che invece troverei a Gastown, per cui stasera andro' li' a vedere. Dice che la gente e' molto piu' gioviale di Downtown. In effetti i Vancouveriti sono cortesi, educati, si, ma non cosi' espansivi... il tizio dice che a Calgary e' tutta un'altra gente: dice che se urti qualcuno per strada finisci per farci amicizia. Vedro' quando saro' li'.

Le donne qui hanno tutte delle gran tette; certo, ci sono le eccezioni, pero' la regola generale e' che le tette ci sono e fatte bene.

Finalmente ho assaggiato il famoso burro di arachidi che tanto si sente nei film, nei cartoni animati e nei fumetti: in pratica sono delle arachidi fatte in pasta, stesso sapore e stesso colore. Tutto qui.

Ieri sono stato a Stanley Park, un parco a 20 minuti di passeggiata da Downtown. E' sconvolgente come in poco tempo si passi da un fitto di grattacieli ad un posto selvaggio in cui si possono trovare anche procioni e coyote. Il parco e' enorme, circa come un intero colle bolognese. Molti lo girano in bici che affittano, pero' con la bici non si puo' andare in zone molto interne dove piu' selvaggia e' la natura. Magari si parcheggia la bici e poi si continua a piedi. Sono perfino andato su un trenino in cui ci vanno i bambini: come tutte queste cose, ne approfittano maggiormente gli adulti.

Quando arrivero' a casa mettero' in rete le foto di Stanley Park, come pure tutte le altre.

Ieri pomeriggio sono stato anche al Capilano Suspension Bridge. E' un posto molto rilassante, eravamo immersi nel bosco e si godeva di una natura che ti fa passare tutti i problemi e le fisime. In conclusione del giro c'e' stato il concerto di un trio per il vancouver international jazz festival, a cui ho assistito sdraiato su delle rocce vicino a una ruota di un mulino ad acqua. Aaaahhhhh.... che relax!!!

Alla fine della giornata sono passato da una chiesa anglicana perche' c'era una funzione religiosa con i canti gregoriani, ma sono stato solo un quarto d'ora perche' ero massacrato dalla giornata sempre in piedi e in cammino e mi si chiudevano gli occhi da soli.

Avevo i piedi che andavano in fumo. Il problema e' che avevo i sandali (che pure sono ottimi) ma senza calzini. Per carita', per una passeggiata di qualche ora vanno benone, ma tutta una giornata necessita di un paio di calzini fra il piede e il sandalo.

Per adesso va bene cosi'.


Vancouver 
sabato, 28 giugno, 2008, 04:43
Sono arrivato stremato ma con la felicita' di un ciappinaro al Brico senter.

Terra Canadese.... Vancouver....
in pochi mesi ho realizzato ben due sogni della mia vita: a marzo la laurea in fisica (anzi, in Fisica, rispetto per favore), e ora il Canada. Meraviglioso.
Era cosi' semplice.... bastava lasciarmi fare.


VANCOUVER

Per strada c'e' una tale mescolanza di razze che non riesci a capire se e' perche' ci sono solo turisti o gli abitanti sono di ogni razza.
Ho teste' finito di ludrare della carnazza (tenera come una panna) in un lounge del centro (anzi, adesso devo fare il ganzo: Downtown). Anche nella downtown di Vancouver l'acqua e' nelle caraffe; mi sembra giusto, visto che non l'avevo chiesta minerale. Ho preso anche un cheescake: una mattonella di burro che supera perfino i biscotti scozzesi.

Fino a domenica c'e' il Vancouver International Jazz Festival, che offre diverse iniziative in giro per la citta'.
In queste ultime tre sere fanno dei concerti al Capilano Suspension Bridge ma stasera sono stravolto: ci pensero' domani. Anche perche' qui sono le 19:40, mentre in Italia sono le 4:40 del mattino, e io sono arrivato fin qui da ieri tamattina, quando la sveglia *in Italia* ha suonato alle 5.
Ho un po' di jet lag..... ma soprattutto rincoglionimento

Bene, vi saluto con il riassunto di questa prima puntata: sto godendo come un topo nel gruviera.

A bientot.


Le mani 
sabato, 28 giugno, 2008, 04:26
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Adolescente, una sedicente chiromante mi ha letto la mano.
Mi predisse che avrei avuto una vita lunga, che nella mia vita ci sarebbero state solo 2 donne importanti e che non avrei mai fatto un viaggio che mi avrebbe portato troppo lontano.

Sto scrivendo da Vancouver.
Dopo un volo di 9:30 da Londra a Vancouver, con un fuso orario sfasato di 9 ore da casa mia, si puo' considerare a ragione un viaggio di lunga distanza?
No, perche' se questo non e' un viaggio di lunga distanza allora mi incaLLo, perche' stare 9 ore e mezzo su un aereo e' da spararsi nei girolimoni!
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Chiudo la parentesi con un consiglio: quando trovate un/a chiromante o simil-ciarlatano, le mani, parcheggiategliele in faccia. Con vigore!